Knupfer Arredamenti

Chi Siamo

La ditta Knupfer nasce nel 1964 su iniziativa di mio padre Giuseppe Knupfer il quale dopo diversi anni di esperienza nel settore e dopo il conseguimento della maestria federale quale tapezziere-decoratore decide di iniziare un’attività in proprio.

L’attività di allora si concentrava nella confezione di tendaggi di ogni tipo, nell’esecuzione e rifacimento di mobili imbottiti e posa di tappezzerie murali tessili e moquette. Nel 1986 intraprendo l’apprendistato di decoratore d’interni e dopo un ulteriore formazione quale disegnatore d’arredamenti spinto da un crescente bisogno di ampliare i miei orizzonti frequento la Scuola Superiore di Arte Applicata sezione Architettura d’interni a Lugano conseguendone il diploma nel 1996. Dopo un’esperienza lavorativa all’estero inizio, parallelamente al lavoro svolto nell’azienda di mio padre, la mia attività di architetto d’interni. Nel 2001 rilevo definitivamente l’azienda paterna inglobando la mia attività di architetto d’interni e iniziando un processo di trasformazione dell’offerta dei prodotti e dei servizi. Questo processo oltre a modificare completamente l’aspetto dello showroom e ufficio in via al Chioso 30 in due tappe(2001 e 2004) introduce come novità l’esposizione e la vendita di mobili, la posa di pavimenti in legno e l’ampliamento in generale dell’offerta a tutti gli ambiti dell’interior design. Questo processo che è in continua evoluzione mi ha spinto a investire in questo sito per illustrare al meglio la nostra attività e far scoprire le nostre potenzialità ad un pubblico sempre più vasto.

Richard Knupfer

FIlosofia

Se è vero che il “primo amore non si scorda mai” allora il “leitmotiv” del mio agire, appreso sin dall’inizio della mia attività artigianale, mi accompagna ancora oggi facendomi apprezzare soprattutto la qualità degli oggetti e degli spazi. Partendo da un valore intrinseco nelle cose oggi la mia ricerca è indirizzata verso un gusto semplice, privo di sfronzoli, ma che esalta le qualità dei materiali impiegati, degli spazi creati e dell’impressione generale che questi hanno su di noi. E non da ultimo, per non dimenticare il mio passato, non disdegno l’introduzione di “elementi morbidi” atti ad apportare agli spazi quel pizzico di poesia che nella vita non può mancare…